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Il progetto

 

Un obiettivo comune: ridurre il Gender Gap

La Federazione, nell’ambito dell’Extraordinary Development Project Fund lanciato dalla European Athletics, ha sviluppato il “Non-Stadia Event Role Modelling Through a Gender Balanced Approach”, ovvero lo strumento attraverso il quale la FIDAL si impegna a farsi promotrice della parità di genere nell’ambito di una serie di manifestazioni non-stadia selezionate dal calendario nazionale federale per il biennio 2021 e 2022.
Il progetto ha come obiettivo l’attuazione di modelli di partecipazione femminile mediante il coinvolgimento attivo e diretto delle donne nei diversi ruoli necessari alla realizzazione di un evento sportivo.

Favorire la presenza femminile è un passo fondamentale per poter abbattere la disparità di genere e creare un sistema più inclusivo. L’equilibrio di genere è un buon punto di partenza per permettere la valorizzazione e la specializzazione femminile: FIDAL vuole far sì che i comitati organizzatori degli eventi che aderiscono al progetto possano mettere le donne del proprio staff e, più in generale tutte quelle coinvolte a vario titolo nella manifestazione, nelle migliori condizioni per consentirne l’auto-determinazione, la fioritura personale e la crescita ed affermazione professionale, costituendo così un esempio per le altre realtà atletiche e non.

L’idea fondante è che la parità di genere, oltre che giusta, sia anche proficua. Un più equo bilanciamento nella rappresentazione maschile e femminile è fruttuoso non soltanto per le donne, ma per tutti; assegnare
incarichi di rilievo alle professioniste può permettere ed agevolare il rinnovamento, l’evoluzione, l’arricchimento sia dei sistemi organizzativi precedentemente consolidati che di quelli emergenti.

Il progetto diviene così anche l’occasione per mettere in luce delle organizzazioni già virtuose e dare loro l’attenzione che meritano, o per sensibilizzare le figure sportive che partecipano all’evento, il personale coinvolto e il pubblico che vi assiste, contrastando così gli stereotipi di genere e le rispettive discriminazioni.

Una corretta comunicazione può davvero fare la differenza e garantire finalmente la stessa visibilità, credibilità e risonanza alle persone con pari titoli o che rivestono ruoli analoghi.
La parità di cui il progetto si fa portavoce può quindi essere perseguita a vari livelli: sia nell’immediato, attraverso una maggiore partecipazione femminile, sia a lungo termine, grazie ad interventi mirati alla
formazione di uomini e donne su argomenti ad essa inerenti, mediante articoli, convegni, aggiornamenti e campagne di sensibilizzazione.
Proprio mediante delle iniziative collaterali e la sinergia con altre realtà, la Fidal cerca di instaurare con queste un dialogo basato sull’inclusione e volto all’abbattimento trasversale delle disparità, delle iniquità e delle discriminazioni.

Da quest’anno Campaccio Cross Country aderisce al progetto Gender Equity, promosso da FIDAL.
Numerosi saranno i punti di applicazione e di contatto tra la manifestazione che si correrà a San Giorgio su Legnano il 5 e il 6 gennaio e il progetto che, come abbiamo sopra illustrato, mira alla parità di genere e all’equilibrio uomo-donna.
Campaccio, nella sua edizione del 2022, in occasione anche dei 100 anni della US Sangiorgese, mira ancora di più ad una comunicazione universale e punta sempre più su questo progetto così importante: la conferenza stampa tenutasi a dicembre ha trattato l’argomento e inoltre ci sarà un convegno interamente dedicato all’argomento il 5 gennaio 2022; un inno del Campaccio interamente composto, musicato e cantato da un’artista donna; un equilibrio di voci donna-uomo faranno da telecronaca alle gare che si correranno al Centro Sportivo Angelo Alberti; pari impegno, pari montepremi e materiali promozionali punteranno a valorizzare e mettere sempre più in luce il progetto Gender Equity.
Scopri di più sul progetto Gender Equity